Bicicliamo l’Arcella, in 200 contro il cemento


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Attivisti, famiglie, appassionati di bicicletta, lavoratori immigrati, anziani: tutta la variegata e composita realtà dell’Arcella si è ritrovata in bicicletta per una giornata contro la cementificazione e le prospettive di nuove costruzioni, tra cui quella di dodici centri commerciali in città, prospettata dall’amministrazione comunale padovana nell’ultimo consiglio comunale. Uno di questi centri commerciali secondo i piani dovrebbe sorgere in via Ticino, nel cuore dell’Arcella, sull’area dove sorgono oggi il Cso Pedro e il Giardino Fantasia. Per questo la Rete Arcella Viva ha lanciato come prima forma di mobilitazione “Bicicliamo l’Arcella”, manifestazione in bicicletta che la mattina di domenica 20 settembre ha messo assieme circa 150 persone. bicicliamo-arcella_4La “bicifestazione” è partita dall’area verde ai piedi del cavalcavia Borgomagno, che il comune sta chiudendo al pubblico perseguendo una politica già attuata in diversi parchi in particolare proprio all’Arcella. Il lungo serpentone si è mosso verso i luoghi più significativi del quartiere, zona tra le più inquinate di una città che deve fare quotidianamente i conti con sforamenti nei limiti di legge nell’ozono o del Pm10. Nella rotonda tra via Guicciardi e via Buonarroti, ai piedi del famigerato Arco di Giano, sono stati piantanti due alberi. Qui infatti, nella costruzione della rotonda “a fagiolo” che ha consentito di eliminare il semaforo, sono stati costruiti anche alcuni parcheggi, quasi sempre vuoti, per i quali sono stati sacrificati degli alberi.

bicicliamo-arcella_3Il corteo su due ruote si è poi spostato verso via Induno, attraversando la pista ciclabile che la unisce con via Zize. Una pista ciclabile voluta da anni dai residenti. La pista era stata chiusa negli anni novanta e l’area verde che ora attraversa era stata lasciata all’abbandono. Solo di recente la pista è stata riaperta, consentendo a ciclisti e pedoni di ritrovare un quartiere unito e non tagliato in due dalle costruzioni. Una sosta anche davanti alla scuola Briosco, dove alcuni orti sono stati sacrificati per lasciare spazio a ulteriori parcheggi.

Ad ogni tappa una lettura di una poesia, una riflessione sul senso della fermata in quel luogo preciso. La bicicletata si è diretta anche verso Pontevigodarzere,al capolinea del tram, scarsamente accessibile per le due ruote e al centro di una vasta area recentemente cementificata. Il passaggio dalla rotonda “ex Sainp” ha creato qualche disagio agli automobilisti, ma ha anche sottolineato la necessità di ripensare uno dei punti di maggio traffico in città, fonte di inquinamento e di pericolo. Qui è stato chiesto di impiantare un “boschetto mangia smog”.

bicicliamo-arcella_2Ancora tappe tornando verso il centro del quartiere, in piazzale Azzurri d’Italia (dove per l’appunto un parco molto frequentato da anziani e badanti è stato recintato per “allontanare il degrado” dall’amministrazione comunale), in largo Debussy, al parco Milcovich e quindi al Giardino Fantasia in via Ticino, dove si è conclusa la biciclettata con un pranzo popolare.

Nel corteo attivisti del Pedro, sindacalisti dell’Adl, alcuni Amici della Bicicletta, tanti rappresentanti dei comitati sorti nei quartieri a difesa del verde e contro la cementificazione, famiglie, lavoratori e semplici residenti contro la prospettiva di un quartiere circondando da centri commerciali, strade a grande percorrenza e parcheggi.

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