Archivio per la categoria cultura

Una Babele di Parole

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Babele a Nord Est o Fiera delle Parole? Bruna Coscia o Vittorio Sgarbi? La discussione sulla cultura a Padova sembra ridursi a questa dicotomia. La rassegna culturale emigrata a Montegrotto Terme dopo gli screzi con in sindaco Bitonci dell’organizzatrice, Bruna Coscia, secondo la “sinistra” cittadina aveva numeri che quella del critico/polemista non ha. Ma basta questo per dare un giudizio? Prosegui la lettura »

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Universa Universis Patavina Libertas: per tutti?

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Molto clamore ha destato una vicenda spiccatamente provinciale: il comune di Padova e il sindaco Massimo Bitonci hanno negato uno spario pubblico per la presentazione del libro “Papà, mamma e gender” della filosofa Michela Marzano. Una querelle su cui si sono schierati anche “illustri” intellettuali. Alla fine a mettere a disposizione la sala per la presentazione è stata addirittura l’Università, con il nuovo Magnifico Rettore Rosario Rizzuto, che con questo gesto ha evidentemente fatto capire che il rapporto tra mondo accademico cittadino e amministrazione comunale non cambierà con la sua direzione.  Prosegui la lettura »

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Cronaca di un’indifferenza

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Una presenza passata stranamente sotto silenzio. Nell’indifferenza generale è arrivata a Padova, per presentare il suo ultimo libro “Lascia che il mare entri”, Barbara Balzerani. Un nome che ha segnato la storia d’Italia, quello di una donna che ha avuto ruoli di primissimo piano, fino a diventare di fatto il “capo”, della più importante organizzazione politica armata che abbia operato in Europa dopo la fine della seconda guerra mondiale. In una città abituata a polemiche sterili e spesso pretestuose nessuno, né da destra né soprattutto dalla sinistra istituzionale, ha voluto stracciarsi le vesti per la sua presenza in città. O forse nessuno se ne è accorto. Prosegui la lettura »

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Creare muri e distruggere le Mura

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Mentre, nella lotta contro chiunque sia diverso, si inneggia ai muri ungheresi, al filo spinato e treni piombati, a Padova le mura si distruggono. Non si tratta di quele figurate contro chi arriva da lontano, con lingue, colori e religioni diverse, ma di quelle reali. Le mura rinascimentali padovane, un lungo monumento di unidici chilometri che “scorre” in città, alle volte palesandosi e alle volte nascondendosi come un fiume carsico, sono state brutalmente “aggredite” per eseguire dei lavori “d’urgenza” (nella foto). Prosegui la lettura »

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