Ancora uno sfratto eseguito. Era solo un secondo accesso, in famiglia erano presenti tre minori, ma questo non ha fermato l’ufficiale giudiziario. A Pontevigodarzere è stata sfrattata una famiglia di cinque persone, di origine nigeriana ma cittadini italiani, che aveva chiesto una proroga di un solo mese. Il capofamiglia lavora infatti in proprio e per questo era riuscito, superando anche diverse difficoltà dovute al colore della pelle, a trovare un contratto d’affitto sul mercato privato, a partire dal mese di novembre. Questo non è però bastato al proprietario che è riuscito ad ottenere dall’ufficiale l’esecuzione dello sfratto.
Mentre i tre figli, dai 13 ai quattro anni, erano a scuola la famiglia è restata così senza casa. il padre e marito ha provato fino all’ultimo a resistere, restando aggrappato alla ringhiera della scala che porta all’ormai sua ex casa. Non è servito e addirittura ha messo in pericolo lo stesso uomo, che si è ritrovato attaccato ad una ringhiera pericolante. Tanto che oltre alle tre volanti della polizia sul posto sono dovuti arrivare anche i Vigili del Fuoco per mettere in sicurezza scala e ringhiera.
La famiglia ha ottenuto la sistemazione in albergo, a spese del padrone di casa. Assenti invece i servizi sociali, che non sono intervenuti né durante l’esecuzione dello sfratto né nelle ore immediatamente successive.